BOOKS - Eleanor Oliphant sta benissimo
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Eleanor Oliphant sta benissimo
Author: Gail Honeyman
Year: May 9, 2017
Format: PDF
File size: PDF 2.1 MB
Language: Italian
Year: May 9, 2017
Format: PDF
File size: PDF 2.1 MB
Language: Italian
Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo.Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse e perche io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perche sto bene cosi. Ho quasi trent'anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient'altro. Perche da sola sto bene. Solo il mercoledi mi inquieta, perche e il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perche io non lo permetto.E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.O cosi credevo, fino a oggi.Perche oggi e successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D'improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il <> che credevo di avere e precisamente tutto cio che mi manca. E forse e ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo. Gail Honeyman ha scritto un capolavoro. Un libro che a detta di tutta la stampa internazionale piu autorevole rimarra negli annali della letteratura. Un romanzo che per i librai e unico e raro come solo le grandi opere possono essere. I numeri parlano da soli: venduto in 35 paesi, per mesi in vetta alle classifiche, adorato sui social dalle star del cinema piu impegnate, vincitore del Costa First Novel award, presto diventera un film. Una protagonista in cui tutti possono riconoscersi. Perche spesso ci si rifugia nella propria realta per non vivere quello che c'e veramente fuori. In quel riparo si crede di stare benissimo, ma basta una folata di aria fresca per capire che troppo e quello che si sta perdendo.